Stonehenge: le pietre sacre Civiltà megalitica occidentale

Archeologia Viva n. 24 – novembre 1991
pp. 34-45

di Emiliana Petrioli

A partire dal V millennio a.C. per circa tremila anni l’Europa venne interessata dal fenomeno del megalitismo

Dall’Atlantico settentrionale alle regioni mediterranee le enormi costruzioni in pietra si ergevano ad attestare il profondo senso religioso della vita e della morte

La diffusione delle costruzioni megalitiche nell’Europa occidentale si può ormai considerare un fenomeno autoctono, originario cioè di quelle stesse regioni che ne videro la più consistente diffusione. Il metodo del Carbonio 14, individuato da W.F. Libby nel 1949, e quello della “dendrocronologia” (radiocarbonio ricalibrato), scoperto da Hans E. Suess nel 1967, hanno infatti invalidato la teoria diffusionista dell’insigne studioso di preistoria V. Gordon Childe (1925), il quale ammetteva «l’irradiarsi della civiltà orientale nell’Europa barbarica».

La dendrocronologia attesta infatti che alcune imponenti strutture megalitiche europee sono databili al 4000 a.C. circa, risultando perciò anteriori anche alle piramidi egiziane (la piramide più antica, quella a gradoni di Djoser, risale al 2700 a.C.).

Non sembrano dunque sussistere più dubbi sul fatto che il cosiddetto “megalitismo occidentale” sia sorto nella Bretagna francese verso il 4800 a.C., in seguito a una forte concezione religiosa, che si affermò attraverso uno sviluppato culto dei defunti, espresso eminentemente dall’edificazione di grandi sepolture collettive costituite da lastroni in pietra.

Non sussistono incertezze neanche sul fatto che il germe dell’”ideologia” megalitica sia nato presso i piccoli gruppi mesolitici della Bretagna e dell’estuario del Tago che verso il 10.000 a.C. circa adottarono l’uso della sepoltura collettiva in tombe delimitate da pietre e sotto tumuli.

Risulta innegabile che il megalitismo occidentale, originatosi in Francia (Bretagna) verso il 5000 a.C. – data l’abbondanza di menhir, dolmen, allineamenti etc. – si sia diffuso anche nel Portogallo verso il 3900 a.C., in Spagna e, verso il 3600 a.C. ca. sia comparso anche nelle isole britanniche, oltre che in Danimarca e a Malta. Dalla penisola iberica e dal Mezzogiorno francese tale “ideologia” avrebbe raggiunto, in parte, anche la penisola italiana, la Sardegna e la Corsica.

Sembra comunque scomparso il concetto dell’esistenza di un’unica corrente megalitica, sostituito dalla certezza che numerosi centri creativi indipendenti accolsero l’originaria concezione religiosa, adattandola alla propria cultura. Le varie culture megalitiche si riconducono tuttavia a due matrici fondamentali: quella iniziale, occidentale e atlantica e quella del Mediterraneo centro-orientale, ridotta e secondaria. […]