I Balti popolo dell’ambra Prussiani Iatvinghi Lituani e Lettoni

Archeologia Viva n. 23 – ottobre 1991
pp. 50-63

di Woiciech Brzezinski, Grazyna Iwanowska e Marian Kaczynski

Una popolazione senza nome divisa in varie tribù abitò le coste orientali del Mar Baltico a partire dalla metà del primo millennio a.C.

Romani Goti e Bizantini li chiamavano “Esti” l’archeologia li ha battezzati “Balti”

Vissero tra fasti e commerci lotte e invasioni fino alla formazione di tormentati stati nazionali

«Queste parti dell’Europa furono per molto tempo ricoperte di ghiacciai e c’è nel loro paesaggio l’austerità del Nord… Qui si può viaggiare a lungo attraverso i boschi, senza mai stancare gli occhi perché, similmente alla gente delle città, anche le famiglie degli alberi hanno le loro peculiarità irripetibili, plasmano isole, aree, arcipelaghi, segnati di qua e di là con un sentiero sabbioso, una casa del guardaboschi, una vecchia fabbrica di catrame di legno, le cui fatiscenti fornaci si ricoprirono di vegetazione.

E sempre, all’improvviso, si apre da un’altura a vista su di uno specchio azzurro del lago con una quasi impercettibile macchia bianca di uno svasso, una fila di germani che sorvolano il canneto…». (Czeslaw Milosz, La valle di Issa)

Un tale paesaggio fu testimone della storia di una popolazione indoeuropea che, verso la metà del I millennio a.C., lasciò i propri luoghi d’origine – i vasti territori situati nel bacino del fiume Dniepr – per insediarsi sulle coste orientali del Mar Baltico.

Qui, entrato in contatto con le civiltà europee, questo popolo poté plasmare una cultura specifica e originale, pur mantenendo le proprie peculiarità.

Nessuna fonte storica aveva registrato il nome di questa popolazione fino a che, nel XIX secolo, venne proposto di chiamarla “i Balti” rifacendosi al nome latino del Mar Baltico.

I Balti si suddividevano in diverse tribù: quelli occidentali comprendevano i Prussi e gli Jacwinghi, che perirono in difesa del vecchio ordine pagano, sterminati nel XIII secolo dai Cavalieri Teutonici; quelli orientali invece, hanno mantenuto fino al giorno d’oggi la loro distinzione etnica, culturale e linguistica: sono i Lituani e i Lettoni e infine le tribù autoctone del bacino del Dniepr, assorbite dagli Slavi alle soglie del primo Medioevo.

A nord essi confinavano con gli Estoni, spesso erroneamente annoverati fra i Balti, ma che invece erano di origine finnica. […]