I Paradisi di Trento I Romani e l'Aldilà

Archeologia Viva n. 20 – giugno 1991
pp. 26-35

di Lorenza Endrizzi

Una necropoli scoperta quasi un secolo fa ma in gran parte inedita è stata ristudiata ed è ora oggetto di una mostra al Castello del Buonconsiglio

Attraverso l’analisi dei corredi funebri emerge il senso della vita e della morte in una città romana di età imperiale

“Ai Paradisi: una necropoli romana a Trento” è titolo di una mostra in corso al Castello del Buonconsiglio, grazie alla quale si sono riaperti gli studi di oggetti quasi del tutto inediti, provenienti da corredi tombali databili tra la metà del I e il IV sec. d.C.

Si tratta di oggetti recuperati casualmente alla fine del secolo scorso da una trentina di tombe trovate mentre si costruiva l’ospedale militare. Questo studio è esempio di come la ricerca archeologica possa essere proficuamente condotta non solo sul terreno, ma anche nel più ristretto spazio di un deposito di museo.

Proprio l’esigenza di fornire di più nuovi contributi di conoscenza e divulgazione ha stimolato l’analisi – per la prima volta sistematica e complessa – della necropoli romana “Ai Paradisi”.

Gli studi relativi alle aeree cimiteriali di Trento romana sono stati tradizionalmente condizionati da criteri di tipo topografico-descrittivo.

Sono finora mancati infatti un esame sistematico, una catalogazione analitica e una pubblicazione puntuale dei singoli reperti, che consentissero una più precisa valutazione del loro significato storico-sociale.

In questa direzione è sembrato quindi opportuno procedere prendendo in considerazione il nucleo “Ai Paradisi”. Tale nucleo è diventato per la prima volta oggetto di un’indagine complessiva attraverso il recupero dei dati archeologici disponibili. […]