Archeologia Viva n. 18 – aprile 1991
pp. 52-63
di Ljubov’ Klocko
In questa regione la cultura barbarica e quella mediterranea si incontrano per creare una sintesi dai caratteri davvero eccezionali
Una lunga e sconosciuta storia che dispone di una incredibile testimonianza: le migliaia di reperti preziosi raccolti in scavi passati e recenti e conservati in un museo di Kiev
Ne nasce l’epopea fra le diverse etnie che dalla più remota antichità al medioevo interessarono le terre a settentrione del Mar Nero
In un edificio del XVIII secolo, nel cui aspetto si fondono semplicità, severità ed un certo slancio verso la magnificenza, sono raccolte splendide opere di oreficeria, che esprimono in modo inequivocabile l’eterna aspirazione dell’uomo verso ciò che è bello. Si tratta del Muse o Storico dei Preziosi dell’Ucraina.
La raccolta si è formata con il lavoro di generazioni di studiosi, indirizzato sostanzialmente allo studio delle forme storiche di assimilazione della realtà nell’arte. Gli oggetti in metallo forniscono così una serie di informazioni su svariati aspetti della vita sociale, come i progressi della tecnica o le concezioni estetiche.
Per questo motivo il nucleo fondamentale della raccolta del Museo Storico dei Preziosi dell’Ucraina è costituito da manufatti in metallo, oro, argento, bronzo, provenienti dagli scavi nel territorio dell’Ucraina.
Le ricerche hanno avuto inizio nel Medioevo e hanno dato il via, sin da quel momento, alla creazione di preziose collezioni di antichità grazie alle quali è stato possibile svelare molte pagine di storia, prima sconosciute, di una grande cultura e dei rapporti tra le varie civiltà dell’enorme Eurasia.
Le missioni archeologiche degli ultimi anni hanno portato alla luce splendidi esempi di arte antica, retrodatando al XIV sec. a.C. la prodzone di oggetti in metallo nel territorio dell’Ucraina e testimoniando il notevole grado di perfezione raggiunto nella lavorazione del bronzo e dell’oro.
La collezione di oreficerie del I millennio a.C. ha assunto negli ultimi anni proporzioni sempre più ampie proprio in seguito a queste continue ricerche. […]