Il Secondo Melone del Sodo Eccezionale scoperta in Toscana

Archeologia Viva n. 18 – aprile 1991
pp. 10-19

di Piero Pruneti

Una tomba a tumulo dalle dimensioni finora conosciute unica in Europa a conservare sculture decorate è state rinvenuta a Cortona

Si tratta di una grande scoperta archeologica che molto potrà contribuire alla conoscenza delle origini culturali degli Etruschi

Nella vasta pianura, fertilissima e tuttavia ancora invasa da stagni e paludi, subito ai piedi del colle, un proprietario terriero fa costruire la sua dimora per l’eternità. Altri grandi tumuli, a distanza rispettosa – fra ricchi si può fare a meno di piani regolatori -, si alzano nelle vicinanze, di altra gente che ha i soldi e li vuole mettere in mostra: altrimenti che si è ricchi a fare? Quei tumuli vistosi servono certamente  più ai vivi che ai morti, per aver meno paura del “passaggio” e anche per far vedere chi sono.

Ma il nostro latifondista stavolta vuole strafare. Forse è il più ricco fra i padroni della terra, o il più ambizioso; fatto sta che il suo tumulo sotto gli occhi invidiosi dei vicini sta assumendo dimensioni impressionanti e nel disegno come nelle decorazioni rivela addirittura la mano di architetti geniali.

E lui lo vuole là, nelle vicinanze di casa, rivolto verso le sue finestre, per tenerlo d’occhio giorno e notte pieno di tesori com’è dentro e fuori, con quella sfarzosa scalinata monumentale che nessuno si è mai permesso, fatta di gradini praticabili – non finta e inutile come quella degli altri principi –, finemente ornata con grandi palmette, figure umane ed esseri mostruosi scolpiti a tutto tondo. La scalinata porta ad un altare-terrazza che si diparte dall’enorme tamburo del tumulo, nemmeno si trattasse del sepolcro di un dio…

Siamo a Cortona agli inizi del VI seco. a.C. La città, con un proprio lucumone – fa parte della dodecapoli etrusca –, si sviluppa rapida in alto sospesa nel vuoto della Valdichiana fra Arezzo e Chiusi, con il Trasimeno che si vede bene sul fondo anche quando c’è foschia; le tombe invece sono in basso, appena più là, dove si chiama “Il Sodo”, a causa di un terreno argilloso e sterile.

È  qui che gli operatori della Soprintendenza Archeologica Toscana hanno ritrovato quello che forse si può ritenere il tumulo funerario più grande e monumentale di tutta l’Etruria, addirittura uno dei mausolei più imponenti dell’area mediterranea, per il momento paragonabile solo alle sepolture dei faraoni e di qualche imperatore.

Questi tumuli, gonfi di erba e di alberi in mezzo ai campi, gli abitanti attuali di Cortona li chiamano giustamente “meloni”, da cui la definizione un po’ ostica, per chi non è del posto, del nostro grandioso monumento, che, trovandosi a breve distanza da un altro “melone” scoperto prima, si presenta ora con il bel nome toscano di “Secondo Melone del Sodo”. […]