La Villa degli Anili Dentro lo scavo

Archeologia Viva n. 17 – marzo 1991
pp. 76-79

di Mario A. Del Chiaro

Una costruzione gentilizia romana è stata scoperta in provincia di Grosseto e attribuita a una famiglia di origine etrusca

Una serie di campagne di scavo iniziate nel 1987 a circa 8 chilometri a sud di Scansano (Grosseto), in una zona collinare sulla riva destra del fiume Albenga, hanno messo in luce i resti di una villa romana residenziale e agricola, costruita su un terrapieno artificiale e databile tra la fine dell’epoca repubblicana e l’inizio di quella imperiale.

Anche se le ricerche sono tuttora in una fase iniziale, nel corso delle quattro campagne che si sono succedute, già circa un terzo dell’intera estensione della villa è stato scavato, mettendo in luce ben ventitré vani, di varie dimensioni e funzioni, e quattro larghi corridoi.

Due ambienti hanno destato un particolare interesse. Si tratta di una corte pavimentata in lastre di travertino, di circa 5000 mq, con canali di drenaggio, tagliati diagonalmente dai quattro angoli della corte in modo da convogliare l’acqua in una cisterna centale, ancora da scavare.

Particolarmente importante è stato il rinvenimento in giacitura primaria di una base di coonna: poiché il diametro superiore della base è di 70 cm, si piò dedurre che la colonna, probabilmente di ordine tuscanico, debba avere avuto un’altezza di circa 5 metri.

Altri due esemplari di basi sono oggi a Scansano e provengono senza dubbio da altrettanti angoli della corte, dove la loro impronta è chiaramente visibile; manca invece la base della quarta colonna, che completerebbe la serie.

L’altra interessante scoperta è stata una scala di nove gradini di travertino che scende per quasi tre metri fino a un ingresso coperto a volta, che probabilmente dava accesso a un criptoportico, come risulta spesso in ville di questa tipologia. […]