Archeologia Viva n. 15 – gennaio 1991
p. 70-74
di Vincenzo D’Ercole
A Celano Le Paludi è in corso da cinque anni lo scavo di un abitato e di una necropoli risalenti all’età del Bronzo
È previsto ora uno spazio museale per ricostruire l vicende ambientali ed umane di questo importante sito archeologico dell’Abruzzo
Nell’autunno del 1984 lo scavo per l’impianto di un laghetto per la pesca sportiva portò alla luce alcuni frammenti ceramici d’epoca preistorica e resti di pali in legno.
La Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo fu avvertita del fatto e, dopo un primo sopralluogo sul posto nell’estate del 1985, vene condotto il primo intervento di scavo archeologico.
Da allora, regolarmente, per i tre anni successivi (1986-87-88), sono state condotte dalla Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo, altrettante campagne di scavo che hanno portato all’esplorazione di 1600 mq di insediamento e di tre sepolture.
Agli scavi diretti da chi scrive hanno collaborato, nel corso degli anni, studenti e laureati degli Istituti di Archeologia dell’Università di Chieti, Pisa e Roma oltre a del personale del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali.
Nel corso della prima campagna di scavo del 1985 furono identificati, in un’area piuttosto ristretta, i resti di un insediamento riferibile al XVI-XV sec. a.C.
Si tratta di un aspetto culturale chiamato dagli archeologi “Protoappenninico B” che è considerato caratteristico dell’età del Bronzo media-iniziale nell’Italia centro-meridionale. Le ceramiche tipiche di queste fasi si presentano non decorate, con manici elaborati e complessi, applicati soprattutto su vasi di forma aperta quali ciotole, tazze e scodelle.
Si sono rinvenuti inoltre frammenti di un particolare secchio (situla) in terracotta e un bollitoio per il latte fornito di un appoggio interno per sostenere un colino, sempre in ceramica. Le pareti delle case erano costituite da argilla cotta, che fungeva da intonaco di capanna di cui si sono rinvenuti alcuni grumi. […]