Sicilia: il Guerriero di Castiglione Obiettivo su...

Archeologia Viva n. 77 – settembre/ottobre 1999
pp. 78-81

di Federica Cordaro, Giovanni Di Stefano e Giuseppe Voza

In provincia di Ragusa il sito di un abitato siculo ha restituito una testimonianza scultorea del VI secolo a.C. preziosa per ricostruire i rapporti che si stabilirono fra gli indigeni e i coloni greci della vicina Camarina

L’aratro incespica, il motore del trattore si spegne e il giovane contadino è costretto a verificare cosa è rimasto impigliato nel vomere. Così è stata scoperta a Castiglione, nei pressi di Ragusa, nella Sicilia orientale, la straordinaria lastra del “Guerriero di Castiglione”, com’è stata chiamata per la raffigurazione che porta. L’opera è un prodotto unico nel panorama delle più antiche manifestazioni d’arte in questa parte dell’isola: un’eccellente testimonianza scultorea ed epigrafica, frutto del contatto fra coloni greci e siculi indigeni. È una lastra in calcare locale, di un colore bianco opaco, decorata a bassorilievo e figure a tutto tondo. La rappresentazione sulla faccia anteriore è ottenuta dal sovrapporsi di uno scudo circolare, della gamba sinistra vista di profilo di un palafreniere e di un cavallo incedente verso sinistra. Questi rilievi sono sovrapposti su un piano di fondo omogeneo con il margine superiore arrotondato e insellato, con le estremità desinenti, da un lato, a una probabile pròtome (parte anteriore) di sfinge e, dalla parte opposta, alla testa di un bovide, con la rappresentazione schematizzata della parte anteriore del corpo. La zona insellata del margine superiore del manufatto è sormontata da una testa umana.

Vediamo ora in dettaglio i vari elementi che compongono questa singolare realizzazione scultorea. Lo scudo è di forma circolare, caratterizzato da uno spesso bordo rilevato, da due incisioni concentriche e da un’impercettibile protuberanza in corrispondenza dell’umbone.
La figura equina è rappresentata di profilo con la silhouette del corpo allungata in modo innaturale, in posizione stante con le quattro zampe, molto alte, gli zoccoli e gli speroni. La testa del cavallo è resa di profilo, con il muso rivolto verso il basso, con, appena accennate, le froge e la bocca. Un leggero solco di contorno separa la testa dal collo. L’animale è bardato, con il morso e le redini rappresentate con due incisioni sovrapposte al collo che oltrepassano il dorso. […]