Ostrow Lednicki: l’isola dove nacque la Polonia Alle origini dell'Europa moderna

Archeologia Viva n. 76 – luglio/agosto 1999
pp. 38-47

di Jacek Wrzesinski

Sull’isola lacustre di Lednica nelle vicinanze di Poznan nell’ambito di un grande villaggio fortificato è stata riportata in luce la residenza del principe Mieszko e la vasca dove questi fu battezzato
Era il 966 e con l’atto di conversione del fondatore della dinastia dei Piasti nasceva un nuovo stato sotto il segno di quel cattolicesimo romano che sempre distinguerà la Polonia nel mondo slavo

La Polonia, come entità politica, nasce nel X sec. d.C. La più antica informazione scritta si deve a Ibrahim ibn Jakub, viaggiatore ebreo di Tortosa, in Spagna. Questi negli anni 965-966 si era trovato a Praga, in Boemia, in qualità di partecipante alla missione diplomatica del califfo di Cordoba presso Ottone il Grande, e lì aveva ottenuto diverse informazioni riguardanti un paese situato al centro della pianura nordeuropea. L’interessamento del viaggiatore Ibrahim ibn Jakub verso queste terre era sicuramente nato in seguito al recente matrimonio del sovrano del Settentrione, Mieszko, con Dabrówska, figlia di Boleslao, re di Boemia (all’epoca lo stato più importante dell’Europa centrale): il matrimonio era stato celebrato appunto nel 965; l’anno dopo Dabrówska arrivava nel paese del consorte. Nello stesso tempo il principe Mieszko, adempiendo a una clausola del contratto matrimoniale, abbandonava la religione pagana degli antenati per la fede cristiana e si faceva battezzare. Con questo suo atto il capostipite della dinastia dei Piasti introduceva i Polani nel mondo della cultura occidentale e della scrittura latina. Il nucleo principale dello stato di Mieszko era formato dalla terra di Gniezno, nelle pianure trapuntate di laghi della Wielkopolska, ‘Grande Polonia’, dove si trovavano concentrati i principali centri del potere: Gniezno, Poznan, Ostrów Lednicki, Giecz. Presto il nuovo stato inglobò altri centri poco più lontani come Kruszwica, Lad e Kalisz (Calissia), ma soprattutto il territorio della Wielkopolska al tempo di Mieszko fu coperto da un efficace sistema di villaggi fortificati.

L’isola di Lednica (Ostrów Lednicki) è la maggiore (circa sette ettari) delle isolette che punteggiano il lago omonimo, presso Poznan in direzione di Gniezno. Presenta una superficie molto irregolare con piccoli rialzi del terreno, il più alto dei quali assume l’aspetto di una collina dai pendii molto ripidi su un’estensione di quasi duemila metri quadrati. Nella seconda metà del IX secolo su Ostrów Lednicki sorge il primo villaggio fortificato prestatale della Wielkopolska. Il vallo presenta strutture difensive in legno appoggiate sugli sbalzi tagliati nel pendio della collina, larghe alla base fino a quattro metri e alte fino a cinque, con la parete esterna pressoché verticale. Per la sua costruzione furono utilizzate assi di legno sistemate in modo alternato (perpendicolare o parallelo) rispetto all’andamento della fortificazione.

Mieszko I, nella fase costitutiva dello stato polacco, rinforza o ricostruisce i villaggi fortificati prestatali, come questo dell’isola di Lednica, e ne fonda di nuovi, come il vicino villaggio di Poznan, anch’esso circondato dall’acqua sulla Ostrów Tumski, l”isola della cattedrale’. Il villaggio fortificato di Ostrów Lednicki, naturalmente difeso dalle stesse acque del lago di Lednica, ispirava sufficiente sicurezza per essere scelto come sede del potere civile e religioso. Mieszko decise di innalzare qui un complesso monumentale di edifici in pietra, composto dal palatium (il palazzo del principe) e annessa cappella con battistero e da una chiesa distante una sessantina di metri. Era il 968 quando nel paese del principe Mieszko arrivò Giordano, il primo vescovo cristiano della Polonia e la sua sede fu posta proprio nel complesso di Ostrów Lednicki. […]