Taanach dei Cananei: città-stato dimenticata La rinascita dell’archeologia in Palestina

Archeologia Viva n. 72 – novembre/dicembre 1998
pp. 18-27

di Lorenzo Nigro

L’altura del Tell Taannek nasconde i resti di una delle più importanti città-stato dell’antica Palestina: una storia ricca e complessa dove si rispecchiano gli eventi che interessano la regione fra III e I millennio a.C.

Un colle alto, allungato, con fianchi scoscesi coperti di margherite gialle in primavera, che domina da un lato lo stretto valico dello wadi Abdullah attraverso le propaggini orientali della catena del monte Carmelo e dall’altro la valle di Jezreel: sotto mandorli e olivi si nasconde qui una delle maggiori città della Palestina preclassica, la biblica Taanach, oggi Tell Taannek. Abbandonata dagli archeologi alla fine degli anni Sessanta a seguito di tragici eventi (la morte di Paul W. Lapp, direttore della missione americana), ma gelosamente custodita dagli abitanti del piccolo villaggio rurale palestinese che occupandone le pendici ne ha conservato il nome, Taanach conserva intatte le vestigia di una storia millenaria: ripercorrerla servirà a inquadrare quel che di entusiasmante ci si può attendere dalla prossima ripresa degli scavi da parte di una missione del Dipartimento delle antichità di Palestina e dell’Università di Bir-Zeit.

L’aspetto di rocca inespugnabile per chi la osserva dalla valle di Jezreel o da Megiddo, si deve non solo al luogo propizio dove Taanach fu fondata, ma alla monumentalità delle sue prime fortificazioni. La struttura urbanistica dell’insediamento si deve infatti alla poderosa cinta muraria in pietra che venne eretta a difesa dell’abitato attorno al 2600 a.C. e che rimase in uso, con vari rifacimenti, per tre secoli, durante tutto il Bronzo antico III (2600-2300 a.C.). Nei livelli più antichi è attestata la ceramica di Khirbet Kerak, uno dei “fossili guida” del XXVII sec. a.C., cosicché è possibile fissare il primo significativo sviluppo della città attorno alla metà del III millennio a.C.

A parte le mura, non si conoscono ancora monumenti di questa fase, anche se è possibile che almeno una porta urbica si trovi in un punto non distante dal limite raggiunto dagli scavi americani degli anni Sessanta. In ogni caso, la monumentalità del sistema difensivo testimonia il rango di città-stato e induce a ritenere che importanti edifici pubblici siano ancora da scoprire.

Attorno al 2300 a.C. i centri abitati della Palestina tornano alla dimensione del villaggio rurale: la popolazione va a vivere sparsa nelle campagne e la maggior parte delle città viene abbandonata. Così, mentre la vicina Megiddo, pur riducendosi nelle dimensioni, resta occupata, Taanach rimane abbandonata per molti secoli. […]