Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 72 – novembre/dicembre 1998

di Piero Pruneti

In questo numero compaiono ben tre articoli dove, insieme agli alti contenuti scientifici delle ricerche, si affaccia la dimensione politica dell’archeologia: l’articolo del giovane Lorenzo Nigro, uno dei migliori allievi di Paolo Matthiae, sulla città cananea di Taanach che attende il prosieguo delle indagini, questa volta da parte degli archeologi palestinesi e non a opera, come per il passato, di missioni straniere (simbolo, quindi, dell’individualità e organizzazione della stessa giovane nazione palestinese); l’articolo del latinista Michele Coccia che riporta in primo piano la vicenda, caduta nel dimenticatoio della storia, relativa all’assassinio consumato nel lontano 1911 sugli scavi di Cirene dell’archeologo statunitense Herbert Fletcher De Cou in un clima di forte tensione con l’elemento arabo locale e con i ricercatori italiani in Libia (una vicenda che comunque viene letta dall’autore nel gioco delle potenze dell’epoca nello scacchiere mediterraneo); infine le considerazioni del giornalista inglese Bruce Clark sul molto dibattuto caso dei “marmi del Partenone” che vede in prima linea l’impegno diretto dei governi di Atene e di Londra a difesa delle proprie antagonistiche posizioni. Ce n’è quanto basta per aprire gli occhi sulla realtà, se ancora c’è qualcuno che ama l’archeologia per le sue caratteristiche di scienza umanistica rivolta al passato, quasi nicchia felice dello spirito al riparo dai rumori della cronaca. Anche l’articolo di Graziella Berti e Sauro Gelichi sulla diffusione e la nascita della produzione delle maioliche in Italia e Francia sottolinea come quell’evento di grande portata tecnologica ed economica si produsse nel grandioso crogiuolo mediterraneo dei rapporti fra mondo islamico e mondo cristiano. A noi restano gli splendidi esemplari di brocche, piatti e “catini”: Berti e Gelichi ci ricordano che essi non possono essere visti come pura espressione di capacità tecniche e artistiche dell’uomo. Dietro agli “splendori di maiolica” ci sono le repubbliche marinare, la forza dei mercati, guerre, incursioni piratesche…

Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”