Puglia: la stuoia di Bisceglie Dentro lo scavo

Archeologia Viva n. 71 – settembre/ottobre 1998
pp. 90-92

di Annamaria Ronchitelli

In Puglia all’interno della grotta di Santa Croce nota per una lunga frequentazione da parte dell’uomo preistorico è stata scoperta in eccezionale stato di conservazione la stuoia più antica finora rinvenuta in Italia

La grotta è situata a circa sette chilometri da Bisceglie (Ba), sulla riva destra della “lama” (torrente) di S. Croce, e si sviluppa in un corridoio percorribile per un centinaio di metri, con larghezza e altezza mediamente intorno ai dieci metri. Scoperta nel 1934 dallo studioso Francesco Saverio Majellaro, fu oggetto di regolari indagini fra il 1938 e il 1958 da parte dello stesso Majellaro in collaborazione con l’Istituto italiano di Paleontologia umana, nelle persone di Luigi Cardini e Pier Francesco Cassoli.

Gli scavi dell’epoca misero in luce all’interno della grotta una serie stratigrafica (descritta da Aldo Segre) comprendente, dall’alto verso il basso, la seguente sequenza:
a. Livelli di età olocenica con ceramiche pertinenti all’età del Bronzo medio iniziale (XVII-XVI sec. a.C.) e al Neolitico antico (V millennio a.C.);
b. Livello di limo giallastro depositato in acqua, sterile e per questo testimoniante una stasi nella frequentazione umana;
c. Livello di limitato spessore, cementato, con resti di uccelli di clima freddo, che potrebbe corrispondere a una fase recente del Paleolitico superiore presente all’esterno della cavità (Epigravettiano finale, 12/11.000 anni da oggi);
d. Una porzione inferiore del deposito in grotta attribuita al Paleolitico medio (Musteriano), con strumenti litici e fauna di ambiente arido a clima tendenzialmente caldo (abbondante Cavallo accanto a Rinoceronte, Leone, Iena, Orso speleo, Uro, Cervo);
e. Livello di argilla rossa, sterile, poggiante sul suolo roccioso della cavità.

Le ricerche dell’epoca (1938-1958) ebbero un “momento di gloria” grazie alla scoperta, nei livelli musteriani, di una porzione di femore umano neandertaliano di individuo adulto, interpretato come resto di pasto di un predatore: era il 25 giugno 1955. Per la grotta di S. Croce seguirono anni di oblio; peggio, di devastazione da parte di scavatori clandestini. […]