Archeologia in tricolore: le ricerche italiane nel mondo Missione italiana all'estero

Archeologia Viva n. 69 – maggio/giugno 1998
pp. 38-53

a cura di Valentina Arena e Piero Pruneti

Sono novanta le missioni archeologiche antropologiche ed etnologiche italiane che operano all’estero in quattro continenti
Una realtà che vede in prima linea i nostri migliori ricercatori mossi dalla passione per la propria materia e dal fascino del paese ospite
L’attesa e gratificante iniziativa del Ministero degli Affari Esteri per un volume sull’argomento edito da L’Erma di Bretschneider

Creta e Gerico sono la più antica e la più recente delle missioni archeologiche italiane all’estero: a Creta gli scavi della Scuola archeologica italiana di Atene sono iniziati nel 1926 e ancora proseguono; quando, invece, nel 1997, la neonata Autorità nazionale palestinese ha voluto dare avvio alle ricerche archeologiche nella città di Gerico (vedi AV n. 66) si è rivolta all’Università “La Sapienza” di Roma. Queste due missioni dimostrano come l’archeologia, per gli italiani, non sia solo un sistema del proprio conoscere le proprie radici e la storia del proprio paese, ma rappresenti anche una componente importante della collaborazione internazionale: gli archeologi italiani, infatti, operano con successo in molti paesi, effettuando missioni in grado di assicurare significative ricadute sul piano culturale, su quello scientifico e su quello delle relazioni con gli altri stati.

Le indagini della città mesopotamica di Ebla (dovuta al lavoro di Paolo Matthiae) e la missione italiana che sta scavando lungo la valle del Nilo (diretta da Edda Bresciani) sono sicuramente le imprese archeologiche all’estero più conosciute, quelle di cui ogni tanto si riescono a trovare notizie anche sui giornali non specializzati, ma nel complesso le missioni archeologiche italiane, sostenute dal Ministero degli Affari esteri, insieme al Ministero per i Beni culturali, al Cnr e al Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica, sono novanta e operano in trentuno paesi.

Per presentare a un più vasto pubblico le attività e i risultati di queste missioni, la direzione generale delle Relazioni culturali del Ministero degli Affari esteri, in collaborazione con la Scuola archeologica italiana di Atene e il Dipartimento di Scienze storiche archeologiche e antropologiche dell’antichità dell’Università di Roma “La Sapienza”, ha organizzato una giornata di approfondimento, per fare il punto sullo stato dei nostri studi, ma anche per analizzare le prospettive, i programmi e i finanziamenti della ricerca archeologica italiana all’estero.

Il ministro Dini si è impegnato ad assicurare un maggiore sostegno finanziario e per sostenere le missioni che hanno condotto ricerche innovative applicando metodologie moderne di scavo e di restauro. Nel corso della giornata è stato presentato il volume Missioni archeologiche italiane, edito da L’Erma di Bretschneider (pp. 393, lire 200.000), che sintetizza la mole di attività di ricerca sostenuta negli ultimi cinque anni, frutto dell’impegno dei vari dipartimenti delle antichità delle università italiane e di istituzioni e fondazioni note in tutto il mondo, quali la Scuola archeologica italiana di Atene, l’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, il Centro camuno di studi preistorici, la Fondazione Lerici, il Centro studi e ricerche Ligabue di Venezia e il Museo Pigorini di Roma. […]