Benvenuti in Sardegna: qui scavando s’impara Insieme per l'archeologia

Archeologia Viva n. 67 – gennaio/febbraio 1998
pp. 74-79

di Maria Ausilia Fadda e Piero Pruneti

La positiva esperienza dello scavo e del recupero del Nuraghe Mannu di Cala Gonone che finora ha visto protagonisti oltre quattrocento volontari da ogni parte d’Italia l’anno scorso è stata estesa a un sito del Gennargentu nella valle nuragica di Gremanu

Sono ormai quattro anni che in Sardegna si sta attuando un’idea di indagine e valorizzazione del patrimonio archeologico imperniata sulla partecipazione di centinaia di volontari. La quarta Operazione Nuraghe Mannu e la prima Operazione Gennargentu hanno, infatti, confermato la validità – vorrei dire l’operatività – di un’iniziativa che ha visto collaborare strettamente l’Esit-Ente sardo industrie turistiche, la Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro, «Archeologia Viva», i comuni interessati, gli operatori turistici e la compagnia Meridiana. Senz’altro da segnalare, come sintomo dell’interesse e del coinvolgimento che l’Operazione sta riscuotendo presso gli imprenditori locali, è l’iniziativa della ditta Sergio Gaudieri di mettere a disposizione alcune borse di studio per la partecipazione gratuita di laureati in archeologia della provincia di Nuoro.

Dopo quattro campagne il sito dell’antico insediamento del Nuraghe Mannu, a Cala Gonone di Dorgali, splendidamente affacciato sulle falesie calcaree del golfo di Orosei, da impenetrabile distesa di massi e sterpaglie che era quando ebbi modo di visitarlo cinque anni fa in compagnia di Maria Ausilia Fadda, responsabile della Soprintendenza per la provincia di Nuoro, e dell’allora commissario Esit, Luigi Crisponi, è già un sito archeologico comprensibile (emozionante per dimensioni, conservazione e posizione panoramica), oggetto di escursione da parte di qualche migliaio di persone ogni anno, mentre i volontari (gente di ogni età ed esperienza) continuano il proprio lavoro.

Un vicenda in tutto simile ha cominciato a vivere anche l’importantissmo complesso nuragico (fonti sacre, templi e insediamento abitativo) di Gremanu, in territorio di Fonni, fra i monti del Gennargentu, nel cuore della Barbagia interna, dove la scorsa estate è stata effettuata la prima campagna aperta alla collaborazione dei volontari. Sugli aspetti propriamente archeologici di ambedue le esperienze in atto ci informano le schede pubblicate nelle pagine che seguono a cura della dottoressa Fadda che dirige gli scavi.

Per la prossima stagione si prospetta un significativo raddoppio delle proposte: accanto alla quinta Operazione Nuraghe Mannu e alla seconda Operazione Gennargentu, avremo un’Operazione Monte Sirai, nel Sulcis, e un’Operazione Gallura, sulla punta settentrionale dell’isola. Ne parleremo in dettaglio nel prossimo numero… […]