“Doc e il bambino mai nato” Allegato omaggio

Archeologia Viva n. 64 – luglio/agosto 1997

Un racconto archeologico di Nina Cuomo di Caprio con disegni di Guia Masa

«Verso le cinque del pomeriggio Doc aveva l’abitudine di prendere una tazza di tè. Se era libera da impegni assaporava la pausa scegliendo una delle sue marche preferite tra le numerose scatole allineate sulla mensola accanto alla finestra in cucina e usava la tazza in porcellana bianca decorata con vivaci rose rosse, unico supestite di un vecchio servizio. Se invece era indaffarata, prendeva una marca qualsiasi  e altrettanto a caso sceglieva una tazza tra quelle poggiate ad asciugare sullo scolapiatti.

Quel rardo pomeriggio di metà luglio stava gustando una miscela dal nome esotico, Vanilla Bourbon Tea, e, come altre volte in passato, ammirava la tazza di fine porcellana dal manico arcuato e dal bordo ondulato, dalla parete così sottile da lasciare trasparire il motivo decorativo. Controluce, le rose rosse assumevano un contorno indefinito, quasi fossero velate da un fitto strato di nebbia. Mentre stava dibattendo con la sua coscienza se poteva permettersi un pasticcino, che si sarebbe però sommato ai cioccolatini che di staforo aveva mangiato a mezzogiorno per compensare la rapida colazione fatta in piedi al bar, il campanello della porta d’ingresso trillò, interrompendo la contemplazione e il “conflitto” interiore». […]