Colleziono ergo… tutelo Opinioni

Archeologia Viva n. 62 – marzo/aprile 1997
p. 79

di Baldassarre Conticello

È giusto modificare la legge per adattarla alle esigenze di un serio collezionismo?

Credo che sia giunta l’ora d’una sanatoria per il passato, che legalizzi sia le collezioni comunque formatesi in Italia, ovviamente non provenienti da furti, (a patto che vengano schedati tutti i materiali posseduti, divenuti, per effetto della legge, ex nunc, di legittima proprietà del possessore, e che le schede siano consegnate alle soprintendenze di pertinenza), sia gli oggetti d’antichità e d’arte, comunque usciti dal nostro paese, quindi non più recuperabili (anche per effetto delle norme del Trattato di Roma sulla libera circolazione delle merci). In entrambi i casi, si dovrebbe cercare d’acquisire, per i materiali archeologici, tutti i dati sulla provenienza, preziosi per gli studi.

Parallelamente alla sanatoria per il passato, dovrebbe esser assicurata un’apertura controllata del mercato dell’arte, ivi incluso quello dei materiali archeologici. Quest’ultimo caso è, tuttavia, più arduo da risolvere, per via della legge sulla proprietà del sottosuolo da parte dello Stato che, a partire dal rinvenimento, li rende di proprietà pubblica. Dopo la modifica della legge ogni oggetto esitato sul mercato nazionale dovrebbe sempre essere accompagnato da un certificato d’origine controllata, redatto e vistato dalla soprintendenza competente, senza di che sarebbe illegale il possesso e il commercio.

Il certificato in questione, oltre a garantire all’acquirente la liceità del possesso da parte del venditore, cioè la provenienza da una collezione privata già esistente (ormai legittima, o legittimata con la legge citata), attesterebbe anche l’autenticità del reperto. Si avrebbe, così, una piena tutela dell’acquirente (e, perché no, anche del venditore, talvolta in buona fede, nell’acquistare falsi) contro la piaga della commercializzazione dei falsi, particolarmente diffusa nel campo dell’archeologia e dell’arte contemporanea. […]