Naufragi dimenticati: tesori all’asta Archeologia subacquea

Archeologia Viva n. 62 – marzo/aprile 1997
p. 71

di Christiane Splinter

La tragedia si consumò nel mare di La Coruna nel 1882: ora Spink e Christie’s hanno battuto l’asta del carico colato a picco

La Coruna, 2 aprile 1882. Il battello a vapore spagnolo Yrurac Bat è entrato in collisione stamattina, alle ore 4.00 con il regio battello a vapore postale Douro, vicino a Capo Finisterre. Entrambe le navi sono affondate. La Yrurac Bat ha perso 30 uomini, inclusi il comandante e il pilota… Più di 35 persone a bordo della Douro sono state salvate. Il numero dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio della Douro annegati è sconosciuto. I sopravvissuti sono arrivati qui».

Così «The Times» di Londra riportò la notizia della collisione fra la RMS Douro e il battello a vapore spagnolo Yrurac Bat. Ora, dopo più di un secolo, il carico della Douro, consistente in oltre 28.000 monete d’oro da venti scellini, una piccola quantità di opere d’arte e di oggetti di bordo, è stato recuperato dal fondo del mare ed è stato messo all’asta a Londra da Spink, in collaborazione con Christie’s. La vendita si è conclusa con un ricavo superiore a un milione e mezzo di sterline inglesi.

La Douro, costruita nel 1865 da Caird & Co., Greenock, era una delle navi più amate della Flotta reale postale. Ben lontana da essere tra le navi più veloci, era però elegante e confortevole e perciò particolarmente amata dai ricchi passeggeri di prima classe che viaggiavano dal Sudamerica verso il Regno Unito passando per il Portogallo. La Douro percorreva l’ultima tappa di un viaggio che avrebbe concluso la sua relativamente breve carriera sui mari, a soli due giorni di navigazione da Southampton. […]