Lilibeo-Marsala: nel sepolcro di Crispia Salvia Grande scoperta in Sicilia

Archeologia Viva n. 60 – novembre/dicembre 1996
pp. 18-25

di Rossella Giglio

ll sottosuolo di Marsala ha restituito uno splendido ipogeo romano affrescato
Vi fu anche Crispia Salvia moglie dolcissima di certo Demetrio…

La demolizione di un vecchio edificio, in un’area dell’attuale centro urbano di Marsala (Tp), ha permesso di mettere in luce un importante lembo dell’antica necropoli di Lilibeo. Nel corso di saggi eseguiti dalla Sezione archeologica della Soprintendenza per i beni culturali di Trapani, è stato scoperto un ipogeo con le pareti interamente dipinte, unico finora nel panorama archeologico lilibetano.

Si tratta di una grande camera funeraria sotterranea posta a più di tre metri di profondità, cui si accede per mezzo di dieci gradini scavati nella roccia tufacea. Probabilmente era protetta da un cancello collocato verso la metà del dromos (corridoio di accesso), come denotano fori e riseghe sulle pareti.

Di forma trapezoidale, la grande camera (circa m 5 x 5) presenta sei deposizioni scavate nelle pareti, quattro con casse rettangolari entro nicchie, anch’esse rettangolari, e due arcosoli. Il pavimento è ricoperto da uno strato di malta molto sottile; davanti alle quattro tombe, certamente le più antiche, vennero aperte delle cavità, in due delle quali sono stati trovati inseriti vasetti di argilla non decorati. Ognuna di queste cavità era munita di un coperchio. Al centro è stato trovato un piccolo altare per le libagioni in onore dei defunti.

Ma la particolarità della scoperta è data da scene figurate e motivi decorativi, contraddistinti da una vivace e intensa policromia, che ricoprono interamente le pareti.
Sopra alla zoccolatura perimetrale di colore rosso, che riveste la facciata esterna delle sepolture, le scene figurate si dispiegano su fondi decorati a fiori e ghirlande di varia forma (a “esse”, a festone ecc.). I colori sono soprattutto rosso, giallo ocra, bianco, nero e verde in varie sfumature.

Particolarmente vivace e ricca di elementi è la scena rappresentata nella parete est. Si vede un corteo di cinque figure maschili che avanzano verso una flautista seduta. I personaggi, vestiti con corte tuniche a mezze maniche, hanno le parti nude di colore rosa carico, delineate in ocra, mentre i particolari, come ad esempio i tratti somatici, sono resi con corpose pennellate in nero. Tutta la scena è cosparsa di fiori rossi su steli di colore ocra o verde, distribuiti uniformemente.

Nella parete laterale, sempre fra fiori e ghirlande, è rappresentato un banchetto in ambiente interno. Vi ritroviamo i cinque personaggi maschili, seduti intorno a un tavolo a ferro di cavallo, su una panca della stessa forma (stibadium); alcuni bevono vino da coppe di vetro. Si potrebbe pensare che l’esecutore abbia voluto rappresentare un altro momento della stessa cerimonia, considerato che le figure indossano lo stesso abbigliamento della scena precedente. Al centro della scena è una trapeza (piccolo tavolo circolare con tre piedi a forma di zampa leonina) su cui è posata una coppa di vetro con vino rosso. […]