Leggere il mare Archeologia subacquea

Archeologia Viva n. 56 – marzo/aprile 1996
pp. 68-74

di Piero Pruneti

Una singolare iniziativa della Soprintendenza di Trapani si propone come momento di scambio fra i settori di ricerca scientifica e divulgazione che hanno per oggetto la cultura del mare

«Lungo le coste del Mediterraneo passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondono il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa».

Il brano (da Mediterraneo, un nuovo breviario, di Predrag Matvejevic, ed. Garzanti), stampato sul cartoncino della manifestazione, sintetizza bene le motivazioni di fondo di “Leggere il mare”, un convegno dalle caratteristiche inedite organizzato presso il Museo archeologico di Marsala (il bellissimo Baglio Anselmi, dove è ricoverato il relitto di nave punica da guerra rinvenuto nell’antistante Stagione) dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Trapani.

L’originalità dell’iniziativa è consistita nell’approccio realmente interdisciplinare al tema e al fatto – esemplare – che tutte le componenti di una soprintendenza (in Sicilia le soprintendenze hanno ambito provinciale e sono uniche, cioè ognuna riunisce le varie sezioni archeologica, ai beni artistici, librari ecc.) hanno lavorato insieme per realizzare un solo importante evento. […]