Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 55 – gennaio/febbraio 1996

di Piero Pruneti

È un numero ricco di proposte questo primo del ‘96. Due straordinari personaggi della storia, Alessandro magno (con i suoi antenati Macedoni) e Federico II di Svevia sono protagonisti di altrettanti eventi espositivi nella capitale, a Palazzo ruspali e Palazzo Venezia. Sempre Roma marita una particolare attenzione redazionale per la “rassicurazione” di due docenti de La Sapienza riguardo all’età dell’arco di Costantino: indagini di scavo unite a una scrupolosa analisi filologica hanno restituito il celebre monumento al “suo”imperatore: dopo il clamore causato dalla supposta falsa attribuzione dell’Arco, Archeologia Viva fa valere le ragioni di un “calmo” metodo scientifico.
A un anno dalla scomparsa è doveroso il ricordo di Massimo Pallottino; ce ne parla con affetto Giovanni Colonna, l’allievo che lo ha seguito per tutta la vita e ne prosegue l’opera.
Uno spazio anche per aggiornare sull’attività in corso al Nuraghe Mannu di Dorgali. Ormai sono tre anni (per il ‘96 si prevedono almeno otto turni di lavoro) che un centinaio di volontari, provenienti dalle fila dei lettori della rivista, senza limiti di età e preclusioni di cultura personale, lavora sulle rovine in questo complesso nuragico. Alla fine una delle più importanti e spettacolari aree archeologiche della Sardegna sarà stata studiata e aperta al pubblico con un’iniziativa per molti aspetti esemplare.

In buona misura l’archeologia si vive viaggiando ed ecco le proposte di Archeologia Viva per l’anno in corso. Viaggi internazionali: in Israele, Turchia, Egitto (insieme a una Rassegna del documentario egittologico) e Iran (tutte mete – se vogliamo – nell’ambito geografico dell’impero alessandrino!). e viaggi nazionali: cominciamo in aprile con la Calabria sulle orme di Federico II, seguiranno Trentino, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Anche Choppy, la simpatica mascotte del XIII Congresso di preistoria (il massimo evento culturale del ‘96), vi propone i suoi itinerari. Buona archeologia a tutti…

Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”