I Goti a San Marino: il tesoro di Domagnano Una discussa scoperta del secolo scorso

Archeologia Viva n. 53 – settembre/ottobre 1995
pp. 38-44

di Volker Bierbrauer e Dayfidd Kidd

Uno dei più spettacolari ritrovamenti dell’Italia ostrogotica disperso in musei e collezioni private di due continenti è stato riproposto in tutto il suo splendore in una mostra organizzata nella città del monte Titano

Il “tesoro” di Domagnano costituisce uno dei più spettacolari e importanti ritrovamenti dell’Italia ostrogotica, ma anche uno dei più misteriosi. Fu scoperto per caso nel 1893 nel corso di lavori agricoli nei pressi della fattoria Lagucci, nel comune di Domagnano (Repubblica di San Marino), ma le circostanze del ritrovamento non vennero mai completamente chiarite. Ne rimangono 22 pezzi, fra oreficeria e suppellettili in oro, non sappiamo però se al ritrovamento originale siamo stati aggiunti ulteriori oggetti da commercianti senza scrupoli, per ottenere un prezzo migliore. Del pari si ignora se altri reperti, quali ad esempio l monete, siano andati smarriti, o se insieme agli oggetti d’oro siano stati rinvenuti ossa o elementi di metallo più vile. Inoltre, rimangono sconosciuti sia la natura del sito che il contesto del “tesoro”.
Può essersi trattato di un singolo ritrovamento, come un tesoretto, oppure del corredo di un sepolcro eccezionale. In alternativa, potrebbe anche trattarsi di diversi corredi mescolati, provenienti da diverse ricche sepolture.

L’importanza del ritrovamento venne oscurata dalla segretezza con cui il “tesoro” venne prima venduto e poi disperso da antiquari che ne tennero ben nascosta la reale provenienza. Per molto tempo si disse che il “tesoro” proveniva da Cesena, in provincia di Forlì, dove intorno alla metà del VI secolo si combatté una battaglia nel corso della riconquista bizantina dell’Italia, ma ottant’anni dopo la sua scoperta, nel 1973, la pubblicazione esemplare di Volker Bierbrauer, riuniva tutti i pezzi ricostruendone la vera storia. Nonostante tutti gli interrogativi, si ritiene generalmente che il “tesoro” di Domagnano provenga da un ritrovamento isolato, databile intorno al V o all’inizio del VI secolo d.C.

Il tesoro è composto da due serie di oggetti: gli oggetti d’ornamento e gli accessori. Tutti i pezzi, caratterizzati da decorazioni interamente en cloisonné, sono in oro, di una purezza oscillante dal novantuno al novantotto per cento, con variazioni fra le diverse componenti di alcuni singoli elementi. Il peso dell’oro purissimo, per quanto riguarda la coppia di fibule a forma di aquila, rappresenta l’equivalente di circa 55 solidi aurei del tempo e la collana, in lega più pesante, corrisponde a circa 15 solidi. I puntali da coltello pesano l’equivalente di più di due solidi. […]