Isera: architetture di terra Dentro lo scavo

Archeologia Viva n. 51 – maggio/giugno 1995
pp. 66-71

di Mariette de Vos

In Trentino lo scavo di una villa del I sec. d.C. rinvenuta sotto un edificio scolastico sta fornendo una documentazione preziosa per lo studio di materiali architetture e arredi di una residenza romana di provincia

Isera è un piccolo centro della valle dell’Adige, situato in vista del fiume sul versante opposto a Rovereto. La villa romana di cui parleremo si trova proprio sul ripido pendio inferiore del monte Biaena su cui sorge il paese (235 metri d’altitudine, 60 metri sopra il livello dell’Adige), nella fascia che nel Trentino è caratterizzata tradizionalmente dalla coltivazione della vite. Il nome stesso di Isera denota il rapporto stresso tra il sito e il fiume: deriva da una radice indoeuropea, eis-/ois-/is-, che significa “muoversi velocemente”, attestata anche nei nomi di altri fiumi, come l’Isarco (affluente dell’Adige), l’Isar (Baviera), l’Isère (affluente del Rodano), l’Ijzer (Belgio), Ijssel (Olanda).

Quanto alla dislocazione della villa bisogna ricordare che il rapporto sito-fiume è sempre stato un legame di odio-amore: il fiume costituisce una via di comunicazione con l’esterno, in questo caso con il sud e il nord, inoltre offre (offriva) cibo e materiale edilizio, per cui conviene starci vicino; dall’altro canto bisogna tenersi a debita distanza per non rimanere coinvolti negli straripamenti ed evitare gli effetti negativi delle zone paludose, presenti nella valle dell’Adige fino alla canalizzazione del fiume in età moderna. […]