Un restauro sulla via romana delle Gallie Futuro del passato

Archeologia Viva n. 50 – marzo/aprile 1995
pp. 82-84

di Piero Pruneti

Grazie agli interventi di recupero in corso l’antica strada romana della Val d’Aosta sarà ripristinata per ampi tratti e offerta al turismo escursionistico

«Fra tutte le opere civili a testimonianza della presenza romana in Valle d’Aosta, quella che ha svolto il ruolo più importante e più a lungo rispetto alle altre è senza dubbio la strada consolare detta “delle Gallie”. L’importanza storica della strada consolare è confermata da fatto che, lungo essa, si trovava la maggior parte dei principali insediamenti umani del fondo valle». Così ha detto Rosanna Mollo, responsabile dell’Ufficio beni archeologici della Regione Autonoma della Valle d’Aosta presentando il restauro del tratto Barma-Toffo dell’antica strada romana transalpina realizzato nell’ambito di un programma internazionale di finanziamento aziendale per l’ambiente alpino su iniziativa del principe Sadruddin Aga Khan, presidente di Alp Action, e di Ebel, la prestigiosa casa svizzera operante nell’orologeria d’alta gamma.

Giustamente Aosta, l’Augusta Praetoria fondata nel 23 a.C., è detta la “Roma delle Alpi”, con il suo nucleo abitato strutturato sulle direttrici e sugli isolati della bella città antica, le sue mura quasi intatte che la chiudevano in un rettangolo di 572 per 724 metri e una serie di spettacolari monumenti sullo sfondo della cerchia innevata, fra cui il celeberrimo arco di trionfo di Augusto, la porta pretoria, il teatro (attualmente oggetto di un difficile intervento di restauro), l’anfiteatro, il criptoportico, il forum e, vicino ad Aymaville, lo spettacolare ponte-acquedotto di Pondel.

Sono questi i segni più evidenti della romanizzazione nel capoluogo valdostano, visibili in una giornata con una sosta all’andata o al ritorno di un viaggio transalpino, ma è l’antica strada delle Gallie che in passato ha costituito l’infrastruttura più rilevante e che ancora oggi – resta di nuovo percorribile per molti tratti dagli interventi di ripristino curati dall’Assessorato regionale dell’agricoltura e delle foreste, sostenuti, come nel caso del tratto Brama-Toffo, da Alp Action ed Ebel – rappresenta la testimonianza idealmente più significativa. […]