Archeologia Viva n. 49 – gennaio/febbraio 1995
pp. 34-41
di Carlo Pavia e Anna Maria Ramieri
Continuano le esplorazioni negli ambienti ipogei della capitale alla ricerca dell’Urbe nascosta sotto la metropoli moderna
Stavolta si parte alla scoperta dell’excubitorium di Trastevere dove alloggiava una coorte di vigili dell’antica Roma
Sono le nove di una splendida giornata primaverile. A quest’ora piazza Sonnino, in Trastevere, è aggredita dal traffico. Le automobili la percorrono con estrema lentezza, gli autisti degli autobus sono innervositi, la gente si lamenta, ovunque un frastuono indescrivibile. È una massa umana che si riversa verso il centro di Roma sperando di sfuggire al controllo dei vigili urbani che bloccano il cuore della città. Mentre attendo i colleghi all’angolo della piazza, proprio di fronte alla chiesa di San Crisogono, mi chiedo dove risiede il limite della follia umana…
L’argomento di questa puntata è l’excubitorium di Trastevere, uno degli ambienti più affascinanti della Roma ipogea. Tutta la zona possiede grossi ambienti sotterranei: San Crisogono di fronte a me, Santa Cecilia alle spalle e soprattutto le numerose cantine degli stabili medievali. Questa particolare ricchezza di ambienti ipogei deriva dal fatto che il quartiere non è mai stato abbandonato nei secoli. […]