La scoperta dei Macedoni Civiltà greca

Archeologia Viva n. 49 – gennaio/febbraio 1995
pp. 18-33

di René Ginouves

L’immagine pregiudizialmente riduttiva della civiltà macedone indotta dalle fonti classiche è stata ribaltata da recenti e significativi ritrovamenti
Ecco un estratto della straordinaria documentazione raccolta dagli specialisti più autorevoli e proposta nella versione italiana in un volume edito dalla Jaca Book

Fino a qualche decina d’anni fa, eravamo abituati a guardare alla Macedonia antica con gli occhi degli Ateniesi: gli studiosi di storia greca risentivano l’influenza degli accesi discorsi di Demostene contro questo popolo che egli rifiutava di accettare come parte del mondo greco; e la nostra cultura classica ci aveva insegnato a collocare il cuore della Grecia nella Grecia meridionale, in verità né in Beozia né a Sparta, ma ad Atene, il cui ruolo nell’elaborazione del pensiero filosofico, nella realizzazione di una certa forma di democrazia, nella creazione di capolavori artistici di innegabile pregio ci induceva a giudicare la realtà greca, più o meno consapevolmente, da un punto di vista ateniese – tanto più che le nostre fonti scritte erano in grandissima parte ateniesi.

È vero anche che gli scavi archeologici si erano concentrati, a partire dalla fine del secolo scorso, essenzialmente nella Grecia meridionale, mentre fino al 1912 la Macedonia rimase occupata dalla Turchia, che non si curava in alcun modo di promuovervi l’indagine archeologica. […]