Il grande Pan vive ancora Divinità della Grecia

Archeologia Viva n. 33 – novembre 1992
pp. 46-54

di Marco Romano

Il culto di Pan, nato nel mondo pastorale dell’Arcadia, ebbe un inatteso sviluppo politico e ideologico quando Atene, con la battaglia di Maratona, scese in campo contro i Persiani tanto da divenire il simbolo stesso della grecità contrapposta all’Oriente

Capita, a volte, che lo studio di alcune antiche divinità del cosiddetto “pantheon minore” risulti particolarmente significativo, specialmente se il loro culto si è diffuso in concomitanza di determinati eventi storici, al punto tale da coinvolgere aspetti plurimi, come quelli religiosi, antropologici, sociali, nonché artistici e archeologici.

È il caso del dio Pan. La divinità nasce in Grecia, esattamente in Arcadia, il mondo pastorale per antonomasia. Qui, sicuramente, sulla base delle scoperte archeologiche, venne fondato dalle popolazioni locali un culto vero e proprio, forse quello originario, in onore del dio.
Divinità fallica dall’aspetto ferino e in relazione con l’orgia, Pan è rappresentato barbuto, dal muso di capro, con corna e orecchie ferine, torso umano e zampe equine o di capro.

Questi elementi si addicono anche agli altri aspetti della cerchia dionisiaca (il cosiddetto thiasos), formato da sileni, satiri, menadi, baccanti e paniskoi. Per sua particolare indole, Pan è assiduamente legato alla vita pastorale e campestre, alla natura e alle montagne, così come è descritto nel XIX Inno Omerico. Pluralità, moltiplicazione, feracità, frazionamento e presenza negli esseri della natura, animati e non, stanno alla base di questa divinità.

Diverse sono le tradizioni genealogiche sul conto di Pan. Figlio di Hermes, di cui conserva il carattere fallico, e di Driope, fu accolto nel consesso divino dell’Olimpo, accompagnato dal padre, allorché la ninfa Driope lo abbandonò a causa delle sue sembianze belluine. Secondo altri sarebbe stato figlio di Apollo e Penelope oppure di Zeus e della ninfa Callisto.

Erodoto (II, 145) narra che Pan sia nato da Penelope e da Hermes e che, insieme a Eracle e Dioniso, sia reputato dai Greci una delle divinità più recenti. Divinità boschereccia per eccellenza, Pan guidava i cortei delle ninfe di notte e scrutava in giro dalle alture montuose, come è raffigurato nel gesto dell’aposkopèin (scrutare da lontano) in un bronzetto dei primi del V sec. a.C. proveniente da Lusoi in Arcadia e ora a Berlino presso l’Antikenmuseum. […]