Goodbye Babilonia! Futuro del passato

Archeologia Viva n. 32 – settembre/ottobre 1992
pp. 74-78

di Roberto Parapetti

Da un quinquennio è iniziata nell’antica capitale mesopotamica una grandiosa campagna di interventi tesi alla valorizzazione delle imponenti millenarie vestigia archeologiche
Ma come spesso accade si tratta di un’operazione di scarso valore scientifico e di evidente contenuto politico

Quanto è stato realizzato in Iraq sul patrimonio archeologico, dal 1987 a oggi, dalla locale Direzione Generale per le Antichità fornisce l’occasione per una serie di riflessioni in merito agli interventi su manufatti monumentali antichi. Riflessioni che forse oltrepassano il solo fenomeno locale per dar spunto a osservazioni su fatti più complessi.

Il governo dell’Iraq aspira, attraverso operazioni di “restauro” nel tessuto delle culture della Mesopotamia antica, a una sorta di riscatto culturale inevitabilmente strumentale. Va tenuto conto infatti che i fili che intrecciano le grandi culture sviluppatesi nella Terra tra i Due Fiumi furono inesorabilmente spezzati con le invasioni mongole del XII secolo, ponendo fine allora all’ultima civiltà propriamente “mesopotamica”, quella realizzata dai califfi abbasidi. Da allora l’oblio. […]