Un giardino di Preistoria… e altri racconti Cinque itinerari in Trentino

Archeologia Viva n. 32 – settembre/ottobre 1992
pp. 34-49

di Mattia Eccheli e Gianni Ciurletti

La ricerca archeologica ha compiuto veri e propri passi da gigante nei confronti di una tradizione che riteneva il Trentino troppo freddo e inospitale per essere abitato nelle età più antiche
Ecco cinque proposte per rivivere nel tempo e nello spazio le vicende umane di questa terra alpina

Virtualmente inospitale e curiosamente abitato: il Trentino archeologico si presenta così. Un biglietto da visita, quello della Provincia di Trento, che in questo delicato settore ha competenze primarie dal 1973 per effetto del suo Statuto speciale di autonomia… Un biglietto da visita, dicevamo, con il quale l’intera area dolomitica si presenta agli studiosi.

Le testimonianze più antiche della presenza umana nell’area dell’attuale Trentino vanno addirittura dai 40 ai 100 mila anni fa. Lo confermano poco più di una decina di oggetti, rinvenuti nella zona del Baldo (il “botanico monte” che si specchia nel lago di Garda a cavallo tra il Trentino e il Veneto), dei monti Lessini (nel Trentino meridionale, sul versante orientale) e del monte Bondone (la montagna del capoluogo, Trento, che raggiunge i 2200 metri di quota). Si tratta, molto probabilmente, di presenze sporadiche e, comunque, di rinvenimenti che non consentono di individuare con precisione le abitudini di quei nostri lontani predecessori, cacciatori senz’altro. […]