Magistrati in Maremma Futuro del passato

Archeologia Viva n. 31 – luglio/agosto 1992
pp. 67-69

di Igor Righetti

Centinaia di ville sopra resti romani, tombe etrusche preda dei vandali o adibite a canili magazzini pollai: un procuratore ha detto basta e ha avviato indagini in alcuni luoghi archeologici del grossetano

La provincia di Grosseto è una delle più ricche in Toscana di testimonianze del passato. Dalla collina al litorale marino è tutta un’area archeologica che occupa una cronologia di oltre 5000 anni.

Non esiste comune grossetano nel cui territorio non siano tracce imponenti del passaggio dell’uomo: Vetulonia, Roselle, Saturnia, Sovana, Pitigliano, Magliano, Capalbio, Castiglione della Pescaia, Talamone, Orbetello, Scansano, Massa Marittima sono soltanto alcune delle località più note.

Tutelare un tale patrimonio storico, archeologico, ambientale è veramente impresa ardua, data la vastità del territorio, la pochezza dei finanziamenti pubblici e – non ultima – l’assenza per l’Etruria maremmana di una propria soprintendenza archeologica, più volte richiesta, ma finora non accordata.

Nessuna meraviglia dunque se nel passato, anche recente, tanti autorevoli personaggi abbiamo costruito, specie nei pressi del litorale marino, le proprie residenze estive.

Se poi nel corso dei lavori di sbancamento per le edificazioni delle ville emergevano resti di antiche civiltà, i nuovi proprietari ne erano ben lieti: antefisse, colonne, capitelli divenivano motivi ornamentali di prestigio, uno status symbol da mostrare con orgoglio. […]