Kaulonia e il tempio in fondo al mare Calabria ionica

Archeologia Viva n. 29 – maggio 1992
pp. 68-80

di Maria Teresa Iannelli

Sulla costa di Monasterace dove sorgeva l’antica città è stato individuato un fondale disseminato di blocchi di pietra in lavorazione

Si prospetta l’affascinante ipotesi di un’officina per le componenti architettoniche di un edificio di culto rimasta sommersa con l’arretramento del litorale

Le origini di Kaulonia sono avvolte dal mistero; incerte sono sia la cronologia che la provenienza dei fondatori. Del resto anche le fonti antiche, a questo proposito, sono generiche e contraddittorie: alcuni autori (Pseudo Scimno, Solino e Stefano di Bisanzio) dicono la città colonia di Crotone; altri, invece (Strabone e Pausania), la considerano colonia Achea; gli storici moderni (G. De Sanctis, E. Ciaceri, J. Berard) ipotizzano che Kaulonia, pur essendo stata fondata dagli Achei, fosse stata, in seguito, ricolonizzata dai Crotoniati.

In effetti, l’ipotesi più accreditata presso gli studiosi è che Kaulonia sia una subcolonia di Crotone che ne ha subìto l’influenza in vari momenti della sua storia.

Anche il mito che gli antichi collegarono alla fondazione di Kaulonia è oscuro: Pausania ne identifica l’ecista (fondatore) in Tifone di Aegion, Servitone attribuisce la fondazione a Caulon, mentre Licofrone e l’Etimologicum Magnum, indicano nell’Amazzone Clete, madre di Caulon e nutrice di Pentesilea, la fondatrice della colonia.

Molto si è discusso sulla data della ctisis (fondazione) che viene fissata dalla maggior parte degli studiosi, in funzione di quella di Crotone, tra la fine del VII e l’inizio del VI sec. a.C., laddove la fondazione di Crotone viene fatta risalire alla fine dell’VIII sec. a.C. In verità l’evidenza archeologica attesta che a Kaulonia è presente, anche se in quantità minima, ceramica databile almeno alla fine dell’VIII-inizi del VII sec. a.C.

Lo confermano i vari frammenti di ceramica arcaica, la maggior parte risalenti alla fine del VII-inizi del VI sec. a.C., rinvenuti durante gli scavi di Orsi (1911-1916) e della Tomasello (1970-1971); anche più di recente, nel corso delle campagne Iannelli (1982-1985), è stato rinvenuto un frammento di coppa corinzia del cosiddetto “stile di Tapsos” databile appunto alla fine dell’VIII sec. a.C.

Questo materiale rappresenta la più antica testimonianza rinvenuta a Kaulonia che, se ulteriormente confermata, riguardo alla cronologia della fondazione, potrebbe portare a conclusioni ben diverse dalle ipotesi finora formulate e che hanno avuto i maggiori consensi. […]