Dal caso alla necessità Archeologia subacquea

Archeologia Viva n. 29 – maggio 1992
pp. 6-9

di Claudio Mocchegiani Carpano, Luigi Fozzati e Gian Piero Martino

I dieci anni che hanno cambiato volto all’archeologia subacquea italiana

“Archeologia Viva” dedica questo primo numero speciale di archeologia subacquea alla situazione italiana: la cronaca degli avvenimenti degli ultimi dieci anni ripercorre tempi e luoghi della nascita di questo settore all’interno del Ministero per i Beni culturali e ambientali.

Cinque gli articoli, riguardanti Sicilia, Calabria, Sardegna, Toscana e Campania, che compongono il dossier.

La scelta ha voluto privilegiare i territori classici dell’archeologia subacquea italiana, là dove maggiormente si attendeva una risposta concreta da parte dello Stato.

Alla Liguria, regione pioniera che ha visto la fondazione del Centro Sperimentale di Archeologia Sottomarina ad Albenga nel 1957 grazie alla straordinaria attività di Nino Lamboglia, sarà dedicata la prima monografia storica in uno dei prossimi numeri della rivista.

Il bilancio dell’ultimo decennio comprende anche quelle regioni o province che godono di autonomia anche nel settore dei beni culturali (Sicilia, Valle d’Aosta, Trento e Bolzano). Ci pare opportuno infatti trattare dell’Italia come sistema Paese e non come complesso di realtà politico-amministrative nella convinzione che la tutela e la valorizzazione dei beni culturali anche “sommersi” siano valori nazionali. […]