Il mito ritrovato Viaggio in Grecia

Archeologia Viva n. 28 – aprile 1992
pp. 46-61

di Adele Campanelli e Judith Lange

La nostra inviata e un’archeologa grecista hanno attraversato le città e i santuari cosiddetti “minori” della Grecia dall’Epiro all’Attica

Al di là delle fiumane turistiche in un percorso diverso ricercando i paesaggi e le memorie dell’Ellade antica hanno avuto modo di scoprire i luoghi sacri agli dei dell’Olimpo

«Questi platani dai maestosi rami e dall’alta corona, il profumo delle acacie, la sacra sorgente dell’Acheloo e delle Ninfe, la brezza dolce del vento, il coro delle cicale e questo prato verde, ci invitano a sostare…».

Questa frase, che Platone attribuisce a Socrate nel Fedro, esprime nella maniera più giusta i sentimenti e le sensazioni che questi “monumenti”, nella – o della – natura, trasmettono al viaggiatore. Sono luoghi che invitano a fermarsi, a pensare, leggere e raccontare.

La descrizione di Socrate del luogo ideale per la conversazione potrebbe adattarsi sia all’oracolo di Amphiaraion, che alla sorgente di Messene, nell’acropoli di Pleuron, all’odeon erboso di Kassope o al cumulo di sassi si Nekromanteion.

Il nostro viaggio inizia dalla fine, nel cuore del gomitolo delle storie da raccontare, all’ingresso per gli Inferi, Nekromanteion, regno di Ade e Persefone.

Per giungere al villaggio di Mesapotamos, nell’Epiro – l’antica Efira di Threspotia, citata nell’Odissea –, attraversiamo un’immensa palude color smeraldo formata dalle foci del fiume Acheronte.

Dal centro del borgo sale un ripido sentiero verso le grigie mura del santuario, costruito all’inizio del III sec. a.C. su un luogo di culto precedente che risale all’epoca micenea.

Nekromanteion non gode di lunga vita: viene distrutta nel 168-167 a.C. e soltanto secoli più tardi diventa nuovamente oggetto di venerazione, questa volta cristiana, testimoniata da una piccola chiesa medievale senza finestre, affrescata con immagini di santi, ai quali la popolazione porta le offerte di olio santo nelle bottiglie di birra o di Coca-Cola. […]