Archeologia Viva n. 27 – marzo 1992
pp. 70-71
di Stefano Medas
Dopo anni di scoperte casuali e non sistematiche si sta avviando un programma per le ricerche archeologiche sul più grande fiume italiano
Uno dei più importanti ritrovamenti che ora si sta studiando è la piroga monossile ritrovata anni fa a Capannina di Cremona
Nel dicembre del 1986 fu rinvenuto da Giancarlo Cauzzi un frammento di scafo monossile lungo la riva sinistra del Po in località Capannina di Cremona, lasciato in secco da una magra eccezionale del fiume. Non appena riconosciuto, il reperto venne segnalato alla Soprintendenza Archeologica della Lombardia.
Le operazioni di recupero, ottenuta l’autorizzazione dal Comune di Cremona, furono eseguite alcuni giorni dopo la scoperta dai soci del Gruppo Ecologico Padano “Riccardo Bacchelli”, che ha sede a Torricella di Sissa (Parma), con l’aiuto della nave “Isabella II” in loro dotazione.
L’intervento si presentò più complicato del previsto, a causa del freddo intenso e del peso del relitto. Questo venne collocato in un’invasatura costruita sul posto e adagiato su una zattera di fortuna, che fu trainata dall’Isabella II fino a Torricella.
A questo punto il reperto venne trasportato con un carrello presso la sede del Gruppo Ecologico, dove fu allestita una vasca in muratura per conservarlo immerso nell’acqua. […]