Roma antica esiste ancora Insieme per l'archeologia

Archeologia Viva n. 26 – gennaio/febbraio 1992
pp. 77-79

di Carlo Pavia

L’archeospeleologia urbana si rivela indispensabile per l’indagine degli ambienti che sopravvivono sotto di noi

A Roma si è così scoperta l’esistenza della città antica scomparsa in superficie ma ancora viva sotto strade e piazze

Nel quadro di una Roma antica regolarmente visitabile – quando le impenetrabili impalcature di restauro non la ingabbiano – si ha sempre più forte il desiderio della scoperta e della visita di tutti quegli ambienti ipogei che arricchiscono il sottosuolo romano fino a farlo diventare un gigantesco museo, assolutamente sconosciuto. Da qualche tempo però, per poter studiare nuove aree, si è resa necessaria la tecnica speleologica; per questo motivo è nato il gruppo di speleologia urbana LU.PA., un sodalizio culturale che prende il nome dalle iniziali dei due responsabili (Lunardo Gianfranco e Pavia Carlo) ed il cui simbolo è proprio la lupa capitolina. Le finalità sono quelle di studiare gli ambienti sotterranei, documentarli e renderli subito pubblici.

Sei sono per ora i soci del gruppo: Gianfranco Lunardo (fotospeleologo), Maria Bottari (speleologo), Filippo Lunardo (speleologo-operatore video), Umberto Randoli (speleologo), Anna Maria Sanasi (speleosub) e Carlo Pavia (archeospeleofotosub). Il 1991 ha visto il gruppo impegnato nel sopralluogo di cinque distinti ambienti sotterranei, regolarmente studiati, documentati e subito pubblicati.  […]