I luoghi della storia Archeologia a Roma

Archeologia Viva n. 26 – gennaio/febbraio 1992
pp. 54-65

di Andrea Carandini, Vittorio Emiliani, Adriano La Regina, Maurice Le Noir, Carl Nylander e Russel T. Scott

Tra Colosseo Palatino e Foro scavi di eccezionale importanza sono stati condotti in quest’ultimo decennio dalla Soprintendenza Archeologica e da altri istituti italiani e stranieri

Si è così ottenuto un complesso di informazioni prezioso per ricostruire gli eventi edilizi nel cuore politico della città che resse le sorti del mondo

Il decennio 1981-1991 ha segnato per il patrimonio monumentale della città di Roma un periodo di particolare progresso di studi e indagini e di intensa attività nell’opera di conservazione e salvaguardia.

Quanto si è realizzato finora sulla base di un programma di ricerca e di restauro – polarizzatosi essenzialmente attorno a quello che fu il centro della città antica e ai suoi monumenti – costituisce un incentivo alla prosecuzione delle opere che la Soprintendenza Archeologica di Roma va svolgendo, grazie anche all’efficace collaborazione di molti istituti scientifici non soltanto italiani ma di varie nazionalità, europei e americani.

Del progetto di “riscoperta” del Foro Romano avviato fino dagli inizi del secolo scorso, sviluppatosi in seguito agli scavi sistematici diretti da Giacomo Boni, le esplorazioni intraprese – e in particolare quelle condotte alle pendici del Campidoglio e nella valle dell’Anfiteatro Flavio – rappresentano il necessario completamento.

Il riconoscimento e la ricomposizione della continuità urbanistica dal Campidoglio al Colosseo attraverso il Clivio Capitolino e la Via Sacra erano infatti obiettivi archeologici di vasta portata, ma anche una necessità impellente universalmente sentita. […]