Con i Lettori Editoriale

Archeologia Viva n. 26 – gennaio/febbraio 1992

di Piero Pruneti

Dobbiamo dedicare questo appuntamento mensile agli scomparsi. Persone che dell’archeologia avevano fatto una ragione d vita, note a tanti Lettori per essere state legate alla rivista da motivi di stima e collaborazione.

Il primo a lasciarci l’anno scorso è stato Przemyslaw Smolarek, membro del nostro Comitato Scientifico. Stava per inviarci un articolo sui relitti medievali e rinascimentali del Baltico, oggetto di un esemplare programma di recupero da parte del Museo Navale di Danzica, risorto dalle ceneri del secondo conflitto mondiale anche per l’impegno e la competenza di questo suo ultimo direttore.

È venuto a mancare anche Carlo Renzi, il pittore della Preistoria. Sfogliando la collezioni di Archeologia Viva, per la quale egli nutriva una particolare – e corrisposta – affezione, i Lettori ritroveranno molti suoi disegni, risultato sofferto di molti lunghi anni di documentazione paleoantropologica, di straordinaria padronanza tecnica e di una non comune capacità di lettura dello spirito – non solo dell’aspetto – dell’umanità originaria. Per completezza e scientificità ricostruttiva i volti più attendibili dei nostri progenitori portano la sua firma.

Poi è toccato ai Gruppi Archeologici d’Italia perdere il loro amatissimo segretario nazionale, Ludovico Magrini, grande anima del volontariato archeologico, per il quale egli rivendicava con irruenza polemica rimasta intatta negli anni il riconoscimento di un ruolo qualificato e responsabile nella gestione dei beni culturali.

Il suo articolo Volontari della civiltà, pubblicato sul numero di ottobre di Archeologia Viva, può essere riletto come un testamento operativo per chi gli succederà nella entusiasmante vicenda. Così termina il messaggio: «Se è vero che il volontariato è un vanto per l’Italia moderna e democratica, ebbene lo si metta in condizioni di contribuire effettivamente alla crescita cultuale del paese».

Ci tocca ricorda infine il più giovane di tutti, Luca Cianfarani, trentenne, uno dei responsabili del Servizio Tecnico dell’Archeologia Subacquea. Per lui il lavoro era ancora gioia di vivere. È deceduto mentre cercava il passato nelle acque di un fiume…

Piero Pruneti
direttore di “Archeologia Viva”