Archeologia Viva n. 41 – settembre/ottobre 1993
pp. 44-53
di Annaluisa Pedrotti
Fra la fine del IV e la metà del III millennio a.C. fiorì un’arte particolarissima: quella delle statue-stele
Erano effigi di dèi o di eroi spesso istoriate da motivi astratti simbolici o sacrali
Con il termine statua-stele si è soliti indicare un masso intenzionalmente modellato dall’uomo, rappresentante una figura o un’entità antropomorfa, e istoriato talvolta su più lati. Presenze di simili monumenti sono segnalate in gran parte dei paesi europei e attualmente il loro numero ammonta a più di cinquecento; i materiali con cui venivano realizzati sono quasi sempre pietre reperibili in loco. Con molta probabilità vennero scolpiti anche in legno, ma di questi ultimi non è rimasta traccia, a causa della deperibilità del materiale.
Nell’arco alpino e nell’Italia settentrionale possiamo riconoscere attualmente i seguenti gruppi: il gruppo della Lunigiana tra Liguria e Toscana, il gruppo Sion nel Vallese (Svizzera), il gruppo Valcamonica e Valtellina nella Lombardia orientale, il gruppo Aosta in Valle d’Aosta, il gruppo Atesino e il gruppo Bretonico in Trentino-Alto Adige e il gruppo della Lessina nel Veneto occidentale. […]