Antichità marinare a Pesaro Archeologia subacquea

Archeologia Viva n. 39 – giugno 1993
pp. 68-69

di Stefano Medas

Questa città portuale delle Marche conserva molti ricordi archeologici e storici del proprio antico rapporto col mare

Si è già avuto modo di sottolineare (vedi AV nn. 23 e 34) come il tratto marchigiano del mare Adriatico, lungo costa e a largo, sia ricco di rinvenimenti subacquei che, purtroppo, restano spesso segnalazioni occasionali fatte dai pescatori, alle quali non sono seguite ricerche sistematiche. In tale contesto presentiamo ora il Museo del Mare di Pesaro, di notevole interesse per l’archeologia subacquea e la marineria tradizionale. Il Museo è ospitato nella Villa Molaroni, una bella struttura risalente agli anni Venti e articolata su due piani, che è anche sede della Biblioteca del mare, dove si conservano numerosi volumi di argomento specifico.

Iniziamo la rassegna dei numerosi reperti conservati con quelli provenienti dallo scavo subacqueo di un veliero da guerra del XVIII secolo, rinvenuto nel 1978 in bassa profondità a soli 200 metri dalla spiaggia di Levante, in corrispondenza delle scogliere artificiali. Il rinvenimento, e le successive fasi di rilevamento dello scafo (tuttora sommerso) e recupero dei reperti, sono stati possibili grazie all’impegno dei subacquei della Sub Tridente di Pesaro. Uno stanziamento del Ministero per i Beni Culturali ha poi consentito i primi interventi di restauro dei materiali. Spiccano tra questi due cannoni, i resti di un fucile, un mortaio di pietra, stoviglie di rame e una bottiglia di vetro ancora sigillata. In base al rilievo dello scafo si pensa che la nave avesse una larghezza intorno ai 30 metri e una larghezza di circa 10. […]