La città del Sasso Una sfida del XVI secolo

Archeologia Viva n. 39 – giugno 1993
pp. 30-47

di Carla Sodini e Giancarlo Renzi

Voluta dai Medici ai confini con le Marche, su una delle cime più inaccessibili dell’Appennino, la città-fortezza del Sasso di Simone su espressione dell’idealismo urbanistico rinascimentale e al tempo stesso di una ambiziosa politica di controllo del territorio da parte dei granduchi di Toscana
Ma l’ardito progetto fallì: sconfitti dai disagi e dalle mutate logiche della storia gli abitanti fuggirono dopo appena cento anni

Il mistero è l’assoluto signore del Sasso di Simone, un rilievo posto ai confini fra la Toscana e le Marche, quasi a scandire i limiti tra le alti valli del Marecchia e del Foglia. Una montagna tutta particolare che ancora trattiene tra le sue viscere infinite specie di esseri marini, a testimonianza dell’antico travaglio che, quattro milioni circa di anni fa, dalle acque del Tirreno la spinse verso l’area padano-adriatica.

Per raggiungere la cima, un altipiano spazzato dai venti, occorre affrontare un lungo sentiero che si nasconde fra boschi, vestiti sempre di nuovo al volgere pigro delle stagioni. Ma, quasi terminato il percorso, alle suggestioni della natura si aggiunge un particolare senso di attesa, allorché il sentiero si apre per divenire una strada, di quelle antiche, che parla della fatica e del lavoro degli uomini. Poi ancora altri segnali, resti di muri a secco, pietre squadrate scavalcate dalle radici dei faggi, inducono a fare quasi di corsa l’ultimo tratto. Ed è proprio a questo punto che il mistero trionfa!

Nascosti al presente dall’erba, dai rami degli alberi, compaiono i resti di un’antica città, costruita secondo precisi criteri urbanistici tardo-rinascimentali, di cui restano precise testimonianze nell’incrocio regolare dei muri, nella suddivisione razionale degli spazi, nei tratti di strada ancora lastricati. Per quale motivo, per quale sfida orgogliosa l’uomo abbia tentato di imporsi alla natura in un ambiente che gli era del tutto ostile, lassù su quella montagna a circa 1200 metri di altitudine, è un quesito difficile da risolvere. Così, come è sempre arduo penetrare i segreti del passato. […]