Kyme d’Eolia Una missione italiana in Turchia

Archeologia Viva n. 37 – aprile 1993
pp. 42-56

di Sebastiano Lagona, Massimo Frasca e Antonio La Marca

Torna alla luce Kyme, la più grande e ricca città fondata dagli Eoli sulla costa anatolica dell’Egeo
Un’affascinante storia millenaria legata ai commerci per mare che dalla Preistoria durò senza interruzioni fino al Medioevo

«O stoltissimo Perse, spingerai nel mare la nave veloce e la riempirai con la merce giusta, se vuoi trarne guadagno; così il padre  mio e tuo navigava, desideroso di una vita agiata, e giunse qui dopo aver varcato un largo tratto di mare, dopo aver lasciato su una nave nera Kyme eolica, non lasciando prosperità e una condizione ricca e agiata, ma per fuggire la cattiva povertà».

Rileggendo il prezioso trattato di Esiodo, il grande cantore del lavoro umano ne Le Opere e i Giorni, cerchiamo di riportarci con la fantasia al tempo e all’ambiente al quale si riferisce il discorso del poeta, a quella stirpe eolica che insieme a quella ionica e a quella dorica (forse anche prima), rappresenta l’espressione più alta della cultura greca arcaica che ebbe inizio con i nomi di Omero e di Esiodo, e alla grande Kyme che era la maggiore fondazione eolica, una città ricca e attiva dall’età preistorica al Medioevo, senza soluzione di continuità. […]