Archeologia Viva n. 175 – gennaio/febbraio 2016
pp. 62-65
a cura di Archeologia Viva
Venezia ha ospitato lo straordinario tappeto musivo scoperto nella cittadina israeliana di Lod
Ecco le immagini di questo capolavoro del III-IV secolo parte del pavimento della sala da pranzo di un ricco signore dell’antica Lydda
La Fondazione Giorgio Cini ha curato presso il centro espositivo sull’isola di San Giorgio Maggiore l’esposizione dello straordinario tappeto musivo di Lod (visitabile fino al 10 gennaio), significativamente battezzato per la mostra “Il Serraglio delle meraviglie“, rinvenuto nei pressi di questa cittadina israeliana.
L’eccezionalità dell’opera, che risale al III-IV sec. d.C., è dovuta anche al livello di conservazione. Il pavimento è composto di riquadri in cui sono raffigurati in dettaglio mammiferi, uccelli, pesci, una varietà di piante e le navi che erano usate all’epoca della sua realizzazione.
Al termine della tappa veneziana il mosaico ritornerà in Israele per essere esposto in via definitiva al Lod Mosaic Archaeological Center, il centro museale che lo ospiterà a partire dal 2017.
Una fiorente città sulla via del mare
L’antica Lydda (attuale Lod, 15 km da Tel Aviv), da cui proviene il grande tappeto musivo, sorgeva in una fertile pianura, lungo l’importante via maris, la strada costiera che conduceva dall’Egitto alla Siria e alla Mesopotamia.
Centro produttivo e culturale, Lydda, dopo essere stata distrutta dai romani nel 66 d.C. agli inizi della Prima guerra giudaica, venne ricostruita con il nome di Diospolis, la ‘città di Zeus’. Verso il 200 d.C. Settimio Severo ne fece una colonia romana.
La fama della città è attestata anche dalla sua rappresentazione in due importanti mosaici: la “carta geografica” di Madaba e il pavimento della chiesa di Santo Stefano a Umm er-Rasas, ambedue in Giordania. […]