Archeologia Viva n. 47 – settembre/ottobre 1994
p. 95
di Angelita La Spada
È consentito il metal detector? Sì quando non è finalizzato
a ricerche archeologiche non autorizzate
In attesa di leggi più esplicite lo Stato può inibirne
l’uso obiettivamente pericoloso per il patrimonio culturale
La caccia al tesoro applicata alla ricerca dei patrimoni archeologici non è un fenomeno nuovo, ma la commercializzazione dei metal detectors gli ha conferito una diversa dimensione. I rilevatori di metalli sono quei congegni elettronici che permettono di scoprire la presenza di oggetti metallici in un contesto non metallico.
Ma l’archeologia non è caccia al tesoro, bensì l’accurata registrazione di un certo numero di dati relativi a un particolare sito.
Il recente entusiasmo per il rilevamento dei metalli da parte del pubblico costituisce una diretta minaccia per il patrimonio archeologico, proporzionale all’estensione della sua utilizzazione, dalle quantità di rilevatori in circolazione e dal numero di persone che praticano una simile attività ingenuamente. […]