Da Colonia a Magonza Ai confini dell'Impero

Archeologia Viva n. 47 – settembre/ottobre 1994
pp. 86-88

di Sergio Rinaldi Tufi

Nato come formidabile linea Maginot dell’impero romano 
il limes germanico vide la trasformazione 
in città e paesi di molti insediamenti militari fortificati

Siamo a Colonia, un sito che esemplifica bene, con alcuni tratti peculiari, un processo di sviluppo che sul limes non è inconsueto: da castrum a città, per giungere poi alla nascita di una metropoli moderna e contemporanea: l’attuale Koln. Ma già prima del castrum qui era stato creato qualcosa di importante. Quando Agrippa aveva fatto spostare sulla sinistra del Reno i fedeli Ubii (vedi AV n. 44), aveva fatto costruire qui un altare per il culto di Roma. Il sito fu così denominato Ara Ubiorum; ma veniva anche chiamato Oppidum Ubiorum, in quanto fu creato un insediamento fortificato (un castrum presumibilmente di forma un po’ particolare, come vedremo), che ospitava due legioni.

Vi nacque Agrippina, figlia di Germanico, che poi divenne moglie dell’imperatore Claudio; attorno all’oppidum andava intanto crescendo un importante centro artigianale e commerciale. Tiberio, verso la fine del suo principato, fece trasferire le due legioni a Bonna (Bonn) e a Novaesium (Neuss): la smilitarizzazione del sito procedeva di pari passo con la crescita di un insediamento civile che, nel 50 d.C., in onore della madre, Claudio elevò al rango di colonia: Colonia Claudia Ara Agrippinensium. La città fu operosa e prospera fino a età tarda, con il suo porto sul grande fiume: questa collocazione strategica sul Reno fece sì che la smilitarizzazione non fosse totale, in quanto restò in funzione per tutta l’età imperiale, a sud della colonia, il castrum della Classis Germanica Pia Fidelis, la flotta che presidiava il confine naturale della provincia. […]