Scoprire Tyndaris Greci e Romani in Sicilia

Archeologia Viva n. 46 – luglio/agosto 1994
pp. 61-65

di Umberto Spigo

Chi percorre la costa settentrionale della Sicilia a ovest di Milazzo 
è consigliato di fermarsi a Tindari dove attendono 
i resti suggestivi di una città voluta da Dionigi il Vecchio

La città greca di Tyndaris, secondo quanto riporta lo storico Diodoro Siculo (XIV, 78, 5-6), fu fondata intorno al 396 a.C., in una porzione del territorio della città di Abacaenum (odierna Tripi) da Dionigi il Vecchio, tiranno di Siracusa, per installarvi cospicui contingenti di mercenari di varie provenienze (da Messana e dall’Italia meridionale, cioè da Locri Epizephiri e dalla sua subcolonia Medma).

Sorse su un’alta conformazione rocciosa, in formidabile posizione strategica, che, almeno in parte, era stata anche sede di un abitato preistorico della prima età del Bronzo (papartenente alla facies culturale cosiddetta di Rodì-Tindari-Vallelunga), individuato nei livelli sottostanti una casa romana dell’insula IV.

I legami militari di Tindari con Siracusa proseguirono sino alla prima guerra punica quando divenne una base strategica dei Cartaginesi, coi quali era alleato Ierone II di Siracusa, ma, dopo la battaglia navale del 257 a.C. (combattuta nelle acque fra Tindari e le Eolie, fra la flotta romana al comando di Attilio Regolo e quella cartaginese) la città si assoggettò a Roma alla quale rimase fedele durante le due successive guerre puniche e le guerre servili. […]