La bella Tauromenion (Taormina) Greci e Romani in Sicilia

Archeologia Viva n. 46 – luglio/agosto 1994
pp. 34-39

di Giovanna Bacci

Fondata da discendenti della vicina colonia greca di Naxos nell’incomparabile dimensione panoramica del monte Tauro Taormina raggiunse l’apice dello sviluppo economico e monumentale nei primi secoli dell’impero

Secondo lo storico Diodoro Siculo vissuto nel I sec. a.C. la storia di Taormina inizia con Dionigi, tiranno di Siracusa, il quale, dopo aver distrutto Naxos nel 403 a.C., ne concesse il territorio ai Siculi. Essi occuparono quindi il Monte Tauro fondandovi una città cinta di mura che chiamarono Tauromenion dalla loro «permanenza sul monte».

In realtà i Siculi abitavano la zona già da molto tempo: una necropoli di tombe a grotticella artificiale scavate in un costone di roccia calcarea è ancora visibile presso il Cocolonazzo di Mola, lungo la strada tra Taormina e Castelmola. I corredi sepolcrali sono contemporanei all’arrivo dei Greci di stirpe calcidese a Naxos e ai primi decenni di vita della colonia: la presenza di numerosa ceramica di fabbricazione greca databile tra l’VIII ed il VII sec. a.C. mostra che la popolazione sicula intratteneva contatti regolari con i Greci. Un piccolo abitato, forse un avamposto nassio, doveva sorgere inoltre nell’area pianeggiante a ovest del Teatro, che sarà più tardi sede dei più importanti edifici pubblici taorminesi. […]