Navalia in mosaico: porto romano sul Tevere Immagini dal passato

Archeologia Viva n. 45 – maggio/giugno 1994
pp. 26-29

di Paolo Liverani

Il grande mosaico trovato il secolo scorso sulla via Ardeatina e di nuovo esposto nei Museo Vaticani al termine di un impegnativo restauro ci offre una rara rappresentazione dei navalia di Roma cioè dei rimessaggi del porto militare sul Tevere al tempo di Giulio Cesare

È stato restituito al pubblico un importante mosaico policromo dei Musei Vaticani. Si tratta di un pavimento di quasi 40 mq che era venuto alla luce nel 1842 al quinti miglio della via Ardeatina, nella tenuta di S. Cesareo, durante gli scavi condotti dalla duchessa di Sermoneta. In quest’occasione, oltre ai resti relativi a sepolture, erano venute alla luce un paio di stanze di una ricca villa romana. L’ambiente principale, dalle pareti coperte di lastre marmoree, era pavimentato con il mosaico in questione.

Lo stesso anno il tappeto musivo fu distaccato e acquistato dal Camerlengato dello stato pontificio (con termini moderni potremmo dire la presidenza del consiglio, che allora aveva competenza in materia di antichità e belle arti). Trasportato allo Studio del Mosaico nei Palazzi Vaticani, fu ricollocato negli anni ’50 del secolo scorso nel pavimento di una delle stanze di Raffaello, per l’esattezza la penultima, quella della Cacciata di Eliodoro. Qui era rimasto fino al 1964, quando, dopo diversi interventi di restauro, si era dovuti arrivate al definitivo distacco perché il mosaico non sopportava il calpestio dei visitatori. […]