Spina… Un tempo famosa Greci ed Etruschi sull'Adriatico

Archeologia Viva n. 43 – gennaio/febbraio 1994
pp. 44-61

di Autori Vari

Legata ai miti di Dedalo e Icaro della caduta di Fetonte e delle isole Elettridi questa opulenta città etrusca di cultura greca visse la propria splendida stagione fra il V e l IV sec. a.C. prima di venire inghiottita quasi piccola Atlantide dalle paludi del delta padano

Per i Greci pensare a Spina significava, anzitutto, volare con la fantasia all’area deltizia del Po: cioè di un lontanissimo e favoloso fiume del remoto occidente. Fiume del quale conoscevano la foce, ma non certo la sorgente; al punto che potevano figurarsi che esso fosse tutt’uno con il Rodano e che nascesse non solo oltre le Alpi, ma addirittura in Iberia, oltre i Pirenei. Spina sorgeva appunto presso uno degli approdi della foce del grande fiume; esattamente agli estremi margini meridionali di un’immensa laguna che circoscriveva a mare tutta la costa veneta a partire da caput Adriae e dalle bocche del Timavo. Qui, secondo la credenza geografica degli antichi, sarebbe sfociato un immaginario ramo adriatico dell’Istro-Danubio: quello donde sarebbero pervenuti in Adriatico i mitici Argonauti provenienti dal Ponto, destinati poi a raggiungere il Tirreno con leggendaria navigazione dei corsi congiunti del Po e del Rodano. […]