Archeologia Viva n. 43 – gennaio/febbraio 1994
pp. 16-29
di Autori Vari
Uno spettacolare ritrovamento ottocentesco avvenuto nell’antica Sogdiana-Battriana ora Repubblica del Tagikistan e trasportato a Londra viene esposto per la prima volta in Italia
È l’occasione per riscoprire una grande e millenaria civiltà fiorita nell’Asia centrale
L’attuale Tagikistan, la più meridionale delle repubbliche ex-sovietiche, confinante con l’Afghanistan e la Cina a sud e a est, con il Kirghizistan e l’Uzbekistan a nord e a ovest, corrisponde in gran parte al territorio dell’antica Sogdiana e comprende a sud parte della Battriana (l’altra parte è compresa nell’Afghanistan).
Sogdiana e Battriana furono importanti luoghi di sosta e di passaggio per antichi popoli conquistatori innanzitutto, ma anche per popoli, eserciti, merci e tendenze artistiche. Attraversata dal fiume Amu-Darja, l’antico Oxus, questa vasta regione nel cuore dell’Asia è stata perciò importante luogo di civiltà, dove si incontrarono e si mescolarono le culture più diverse, con effetti talvolta al limite dell’improbabile. […]