Archeologia Viva n. 9 – gennaio/febbraio 1990
pp. 66-70
di Raffaele Mambella
Presso Piazza Armerina recenti scavi hanno messo in luce un santuario dedicato a Demetra e a Kore in uso dall’età arcaica fino all’arrivo dei Romani
L’altura chiamata Montagna di Marzo, nel territorio di Piazza Armerina (Enna), delimitata da piccoli affluenti del fiume brami,che a sua volta si ricongiunge con il Salso, o Imèra meridionale, raggiunge la considerevole quota di 707 metri e presenta una forma oblunga con orientamento SE-NO.
Qui, sulla parte meridionale del colle, fu rinvenuta una porta urbica a blocchi isodomici, databile alla metà del IV sec. a.C.
Sulla parte occidentale invece, ad una quota compresa fra i 570 e i 630 metri su un piccolo pianoro accidentato che scende a picco nella cosiddetta Valle del Ruscello, sondaggi precedenti avevano rivelato la presenza di un consistente gruppo di tombe a camera tardo-arcaiche e di una massicciata stradale larga 2 metri, certamente in antico comunicante con l’area sepolcrale.
Si poteva pertanto ritenere di essere in presenza di un antico centro, fornito di abitato e di annessa necropoli, fiorito dal VI al IV sec. a.C. Ma le scoperte non erano certo finite. […]