Crimini archeologici Futuro del passato

Archeologia Viva n. 9 – gennaio/febbraio 1990
p. 9

di Michela Torcellan

Archeologi e forze dell’ordine riuniti a Piombino hanno auspicato l’adozione di più concrete misure repressive per furti e scavi clandestini mentre aleggia il fantasma del ’92

Gli attentati al patrimonio archeologico, storico e artistico del nostro paese sono – ormai è noto – continui. Quantificare i furti è impossibile, anche perché solo una minima parte di essi viene denunciata alla Magistratura, trattandosi spesso di materiale inedito o facente parte di collezioni private non notificate. I responsabili solo raramente vengono giudicati e pochissime sono le condanne penali, sempre molto lievi.

L’Italia, secondo i dati dell’Unesco, possiede il 45% dei beni culturali mondiali; un cifra che sembra destinata a un calo progressivo. È questo il quadro deludente – ma chi si attendeva qualcosa di diverso? – emerso dalla tavola rotonda “Il patrimonio disperso. Quale tutela, quale prevenzione”… […]